Sintomi di deposito di calcio
Sommario:
La National Library of Medicine riferisce che il 99 percento del calcio che viene immesso nel corpo viene depositato nei denti e nelle ossa e il calcio rimasto viene assorbito nel flusso sanguigno. Tuttavia, a volte i depositi di calcio non sono assorbiti e di conseguenza si depositano nei tessuti molli. Questi assorbimenti nei tessuti molli possono causare varie condizioni e sintomi.
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Speroni ossei
Gli speroni ossei sono depositi di calcio sulle ossa. Possono verificarsi su tutto il corpo ma sono comunemente visti nelle spalle e nei piedi. Di solito non causano problemi quando sono piccoli. Tuttavia, man mano che crescono, possono pizzicare i nervi e sfregare contro altri tessuti provocando forti dolori in alcuni casi. Possono causare grandi difficoltà con la gamma di movimento di una persona quando si verificano in luoghi come la spalla. Se si verificano su piedi e mani possono causare problemi con la deambulazione o l'uso delle mani e rendere difficile per una persona gestire semplici attività quotidiane.
Calcoli renali
Secondo la Mayo Clinic, i calcoli renali si formano quando il calcio non è completamente assorbito dal corpo e si mescola con l'acido urico nei reni. Questa miscela provoca la formazione di cristalli e questo porta allo sviluppo di calcoli renali. I calcoli renali possono essere dolorosi quando la persona inizia a passarli. In alcuni casi le pietre possono diventare così grandi che una persona non è in grado di passarle affatto e l'intervento chirurgico o addirittura la litotripsia con onde d'urto può essere necessario.
Calcinosi
La calcinosi è un'altra condizione causata dai depositi di calcio. L'International Scleroderma Network riferisce che la calcinosi provoca piccoli grumi bianchi alla fine delle dita, vicino alle articolazioni o sui gomiti o sulle ginocchia. Questi grumi possono sfondare la pelle e perdere liquido bianco gessoso. Possono essere noduli molto piccoli con poco o nessun dolore o quelli più grandi che provocano dolore significativo. Questa condizione è frequente nei pazienti con sclerodermia o lupus.
