Casa Bevande e cibo Come cambia la pressione sanguigna durante l'esercizio?

Come cambia la pressione sanguigna durante l'esercizio?

Sommario:

Anonim

Introduzione

Secondo le statistiche pubblicato dall'American Heart Association (AHA), circa 74 milioni di persone negli Stati Uniti di età superiore ai 20 anni hanno ipertensione, una condizione di salute responsabile di circa 60.000 decessi all'anno. Per quanto sorprendenti siano queste statistiche, un'attività fisica moderata eseguita da 30 a 40 minuti nella maggior parte dei giorni della settimana può potenzialmente abbassare la pressione sanguigna a riposo e prevenire l'ipertensione.

Ogni battito ha uno scopo

La pressione sanguigna normale a riposo è inferiore a 120/80 mmHg. Il primo numero, 120, rappresenta la pressione sistolica o la pressione contro le pareti delle arterie quando il cuore si contrae. Il numero più basso, 80, è la pressione diastolica, o pressione contro le pareti delle arterie tra i battiti del cuore.

Durante l'esercizio, la pressione sistolica aumenta progressivamente mentre il sistema cardiovascolare tenta di erogare più ossigeno ai muscoli attivi. La pressione diastolica (il numero più basso) dovrebbe rimanere all'incirca uguale o diminuire leggermente, grazie ai vasi sanguigni dilatati nei muscoli che lavorano che aiutano la fuga di calore.

Vantaggi della formazione regolare

La pre-ipertensione è definita come la lettura diastolica tra 120 e 139 mmHg e la lettura sistolica tra 80 e 89 mmHg. Ipertensione di stadio 1 è una lettura della pressione sanguigna da 140 a 159/90 a 99 mmHg. Se soffre di ipertensione "normale" o di stadio 1, è possibile aspettarsi un calo da 6 a 10 mm Hg sia in sistolica che diastolica a riposo con un esercizio cardiovascolare continuo e moderato.

L'esercizio di resistenza aiuta anche a ridurre la pressione arteriosa a riposo in soggetti con ipertensione alta normale e fase 1. Anche se questo può sembrare una piccola riduzione, gli studi indicano che anche un leggero calo della pressione sanguigna può aiutare a ridurre il rischio di morte per malattie cardiovascolari. Gli esperti raccomandano da due a cinque sessioni di allenamento della forza a settimana, da 20 a 60 minuti per sessione. Ogni sessione dovrebbe includere da 5 a 50 ripetizioni da sei a 14 esercizi diversi, con periodi di riposo da 15 secondi a due minuti tra le serie.